di Redazione Notizie.it
Racconti veloci, racconti fugaci; veloci come le storie e le emozioni che portano con sé. Le emozioni rapide e un po’ improvvise condivise dietro i banchi di scuola, dove ad avere più successo è la ragazza con uno spruzzo in più di profumo sul collo, o una riga di matita più profonda sul viso.
Emozioni veloci e apparentemente superficiali, ma che invece cambiano la vita dei personaggi presenti all’interno dell’entusiasmante serie di racconti proposta da Claudio Bagnasco, nel suo terzo e ultimo libro In un corpo solo, edito Quarup.
Racconti molto introspettivi, che scavano come una vanga nell’animo e nella psiche dei suoi protagonisti, delineando figure dal carattere sensibile ma inesperto, alla scoperta di un mondo nuovo, o almeno, nuovo per loro.
Ogni racconto narra di una persona diversa, ognuna con le proprie abitudini, con le proprie incertezze e con i propri modi di fare, ma tutti così incredibilmente legati gli uni agli altri, perché inesorabilmente appartanenti alla stessa razza che noi comunemente definiamo umana.
Da qui ne deriva il titolo In un corpo solo; persone diverse, eppure così uguali, quasi come fossero un’unica entità, racchiuse all’interno, appunto, di un corpo solo.
Un libro molto profondo. Bagnasco non si limita ad analizzare l’aspetto esteriore dei personaggi, quasi come se il suo obiettivo fosse quello di sezionarli, riuscendo addirittura a raggiungere l’anima, mettendola a nudo e mostrandocela così come è, senza censure e senza sconti, portandoci in un mondo “sopra e sotto e intorno l’abisso“, dove “tutto è pieno e vuoto e vicino e lontano e impercettibile e sconfinato e fantomatico e vero“.
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