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Una idea di letteratura

La ghenga del Barozio

15.00

Tre amiche, la Betti, la Vale e la Cri, e il Barozio, negozio di abbigliamento in cui i vestiti sono più le cavie di strampalati esperimenti art nouveau che non articoli in vendita. In questa pop novel travolgente e scanzonata che ha come sfondo la Romagna di Fellini si fa gara a chi è più strano…

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Categoria: Product ID: 1587

Descrizione

Tre amiche, la Betti, la Vale e la Cri, e il Barozio, negozio di abbigliamento in cui i vestiti sono più le cavie di strampalati esperimenti art nouveau che non articoli in vendita. In questa pop novel travolgente e scanzonata che ha come sfondo la Romagna di Fellini si fa gara a chi è più strano…

Tre amiche, la Betti, la Vale e la Cri, e il Barozio, negozio di abbigliamento in cui i vestiti sono più le cavie di strampalati esperimenti art nouveau che non articoli in vendita. In questa pop novel travolgente e scanzonata che ha come sfondo la Romagna di Fellini si fa gara a chi è più strano: la Vale, psicologa, spalma Nutella sulle barrette di pasto sostitutivo, la Cri ama Babù, un “vero bluesman” che ha un’idea tutta sua delle relazioni affettive e dell’inglese e nel frattempo “lavora in un canile”, la Betti ha come vicino di casa Jimmy,” artista” dell’uso ricreativo di sostanze e radici, e insieme a lui insegna a un tappeto volante l’atterraggio. E come non bastasse c’è Sniff, cagnolino robot costruito per aggirare il regolamento condominiale che non prevede la presenza di animali: saltella, scodinzola, fa le fusa (qui Jimmy, l’inventore, si è confuso), sa ballare La morte del cigno, e ama lo yoga. E poi un fratello chiamato Filpsz, un bello da balera che sa dire solo Regolare, una autoproclamata star del rock giapponese e tutti gli altri componenti della ghenga, con cui Bettina Baldassari descrive una brigata di amici nella vitalissima provincia italiana.

Bettina Baldassari
BETTINA BALDASSARI è nata a e vive in Romagna. Musicista professionista, ha collaborato, come autrice di musiche e parole, con artisti come Vasco Rossi, Patti Pravo e gli Stadio. Ha inoltre curato la traduzione italiana di testi della colonna sonora del film “La gabbianella e il gatto” di Enzo D’Alò. Appassionata della scrittura in senso ampio, ha visto alcune sue poesie pubblicate da riviste specializzate. “La ghenga del Barozio” rappresenta il suo esordio nella narrativa.

Informazioni aggiuntive

Autore

Collana

ISBN

978-88-95166-04-9

Pagine

224

Formato

12×19,5 – Brossura filo refe con alette

6 recensioni per La ghenga del Barozio

  1. Renzo Rossi

    Storie strampalate nell’ozio di un bar
    di Renzo Rossi, Giornale di Massa, luglio 2007

  2. Renzo Rossi

    Bettina, dalla musica ai romanzi
    di Renzo Rossi, Diario Messaggero, 30 giugno 2007

    La musica e la letteratura: le grandi passioni di Bettina Baldassari (nella foto), giovane conselicese diplomata in pianoforte e che, dopo una significativa esperienza come autrice di testi e di canzoni per gli Stadio e Patti Pravo, ha scelto di cimentarsi nella narrativa, scrivendo il suo primo romanzo, La ghenga del Barozio, edito dalla pescarese Quarup e appena uscito nelle librerie. Di questo parlerà stasera l’autrice, a Marina Romea, in piazza Italia, nell’ambito di ‘Incontra il libro’ promosso dalla Pro Loco. «Scrivere testi per le canzoni — spiega la scrittrice — porta inevitabilmente a ‘costringere’ le parole in una scansione metrica col risultato che a volte una canzone finisce e certe cose restano non dette. Invece la parola mi ha sempre appassionato forse più della musica». Quale l’approccio con questo suo primo romanzo? «Non ho uno stile, scrivo come parlo. Si va di getto, si butta giù la storia come viene; poi ti rimbocchi le maniche quando vai a rileggere, perché tutto deve risultare spontaneo, mai raffazzonato. Questo mio lavoro è nato seguendo queste regole». Con quale risultato? «Credo che sia divertente; io per lo meno mi sono divertita molto a scriverlo. Tiravo mattino sul computer fino alle 5; volevo scrivere un romanzo e lo stavo facendo, e mi piaceva da matti. Non poteva che uscirne una storia strampalata. ‘Barozio’ infatti è il nome di un bizzarro negozio di vestiti che un’allegra brigata di giovani frequenta come fosse un bar: per cui ‘Bar-ozio’, dove il tempo passa con la quiete tipica del localino di provincia»
    Ua bella avventura destinata a continuare? «Confido nell’istinto mio ed anche in quello di Quarup, iniziativa editoriale di ragazzi della mia età: un quartetto ‘transregionale’ che ha dato vita a due collane, una italiana e una straniera in lingua italiana, riservate a scrittori esordienti».

  3. Redazione

    La redazione consiglia
    di Redazione

  4. Luciana Cavina

    La vivace “ghenga” della bassa Romagna
    di Luciana Cavina, Corriere di Bologna, 27 febbraio 2008

  5. mentelocale

    La ghenga del Barozio: pop all’italiana
    di mentelocale

    Siamo a Rimini: non quella dei gelati e delle interminabili file di ombrelloni sulle spiagge ma quella che, ogni anno, arriva subito dopo: la Rimini d’autunno, dove i turisti scompaiono e le strade si svuotano.
    Il Barozio non è un vero e proprio bar, ma un negozio di abbigliamento in cui nessuno entra per comprare vestiti, ma per bere un caffè, una birra, per sgranocchiare uno spuntino o, semplicemente, per fare quattro chiacchiere. Quasi un bar, insomma.
    È intorno a questo sfondo che si muovono la Betti, la Cri e la Vale, tre ragazze un po’ cresciute accomunate da una vita sentimentale tutt’altro che stabile. Di fronte a loro si staglia un universo che ancora faticano a comprendere, quello degli uomini. Se Jimmy è l’amicone complice e stralunato su cui possono sempre contare, il resto della categoria maschile non è altro che un’incomprensibile cerchia di individui con la mente annebbiata da un unico chiodo fisso: il sesso. Non sono solo gli uomini, tuttavia, a scatenare le ire delle tre, ma anche certe categorie di donne: le novelle Bridget Jones. Così si ritrovano a fronteggiare una pericolosa antagonista, Titti, confidenzialmente detta “la vacca”.

    Al suo esordio nella narrativa, Bettina Baldassarri centra l’obiettivo, presentando un romanzo scritto in maniera intelligente, semplice e coinvolgente. D’altra parte la Baldassarri non è una novizia nel mondo della scrittura, avendo firmato numerose canzoni di Patty Pravo, Vasco Rossi e degli Stadio (è sua, ad esempio, la celebre Ballando al buio) e curato i testi della colonna sonora italiana del film d’animazione La gabbianella e il gatto.

    La Ghenga del Barozio (Quarup, 219 pp., 15 Eu) è un buon libro da spiaggia, una tipica pop novel da leggere senza troppi pensieri per la testa. Rivolto ad un pubblico prevelentemente femminile, un pubblico di «donne che vivono nella performance, donne che sanno quello che vogliono, donne che non devono chiedere mai» (come le tre eroine amano definirsi), il romanzo ritrae in maniera spensierata uno spaccato della provincia italiana dei nostri giorni, e dunque è rivelatore di vizi e virtù dell’animo umano comuni anche agli uomini.

  6. Renzo Rossi

    Giovane scrittrice riscopre i ‘localini’ di provincia
    di Renzo Rossi

    Studia lettere moderne all’Università di Urbino e, dopo un’importante esperienza nel mondo della musica leggera come autrice di musiche e testi per gli Stadio e Patty Pravo, la conselicese Bettina Baldassari ha deciso ora di affidare alla scrittura il suo bisogno di esternare la sua interiorità, i suoi sentimenti. e dopo aver dato vita a una serie di componimenti poetici approda ora al mondo della narrativa con il suo primo romanzo. «Io credo molto in Dio – commenta questa scrittrice al suo esordio nel mondo della narrativa – e la fede mi serve non solo per vivere, ma anche per incanalare la mia creatività, nel senso che con la preghiera riesco a trovare l’equilibrio migliore per guardare dentro di me. E per raggiungere i miei obiettivi e per esprimere la mia parte più autentica sono portata a scegliere le strade della musica ma soprattutto della narrativa».
    ecco allora l’esordio di Bettina Baldassari nel mondo letterario con il uo primo lavoro: si tratta del romanzo La ghenga del Barozio, una storia travolgente e scanzonata ambientata in un bizzarro negozio di vestiti di un imprecisato paesino della Romagna e che un’allegra brigata frequenta come si trattasse di un bar: da cui il nome “bar-ozio”, un luogo per incontrarsi e dove il tempo passa così, tra la sonnolenta quiete da localizzo di provincia.
    «Credo che sia un libro divertente – spiega Bettina – almeno io mi sono divertita molto a scriverlo ed è stata la casa editrice Quarup di Pescara a volerlo pubblicare. Si tratta di quattro giovani soci pieni di entusiasmo e di voglia di fare e che curano due collane: una italiana e una straniera in lingua italiana, entrambe riservate a giovani scrittori esordienti». Un’avventura destinata a continuare? «Anche se con idee ancora un po’ confuse, mi anima un grande entusiasmo e confido nell’istinto che mi guida. Credo quindi che continuerò a percorrere questa strada, una strada certo non semplice ma che mi attrae moltissimo».
    Il romanzo La ghenga del Barozio è nelle librerie da giovedì 28 giugno.

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