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Una idea di letteratura
La ghenga del Barozio: pop all’italiana

di mentelocale

Siamo a Rimini: non quella dei gelati e delle interminabili file di ombrelloni sulle spiagge ma quella che, ogni anno, arriva subito dopo: la Rimini d’autunno, dove i turisti scompaiono e le strade si svuotano.
Il Barozio non è un vero e proprio bar, ma un negozio di abbigliamento in cui nessuno entra per comprare vestiti, ma per bere un caffè, una birra, per sgranocchiare uno spuntino o, semplicemente, per fare quattro chiacchiere. Quasi un bar, insomma.
È intorno a questo sfondo che si muovono la Betti, la Cri e la Vale, tre ragazze un po’ cresciute accomunate da una vita sentimentale tutt’altro che stabile. Di fronte a loro si staglia un universo che ancora faticano a comprendere, quello degli uomini. Se Jimmy è l’amicone complice e stralunato su cui possono sempre contare, il resto della categoria maschile non è altro che un’incomprensibile cerchia di individui con la mente annebbiata da un unico chiodo fisso: il sesso. Non sono solo gli uomini, tuttavia, a scatenare le ire delle tre, ma anche certe categorie di donne: le novelle Bridget Jones. Così si ritrovano a fronteggiare una pericolosa antagonista, Titti, confidenzialmente detta “la vacca”.

Al suo esordio nella narrativa, Bettina Baldassarri centra l’obiettivo, presentando un romanzo scritto in maniera intelligente, semplice e coinvolgente. D’altra parte la Baldassarri non è una novizia nel mondo della scrittura, avendo firmato numerose canzoni di Patty Pravo, Vasco Rossi e degli Stadio (è sua, ad esempio, la celebre Ballando al buio) e curato i testi della colonna sonora italiana del film d’animazione La gabbianella e il gatto.

La Ghenga del Barozio (Quarup, 219 pp., 15 Eu) è un buon libro da spiaggia, una tipica pop novel da leggere senza troppi pensieri per la testa. Rivolto ad un pubblico prevelentemente femminile, un pubblico di «donne che vivono nella performance, donne che sanno quello che vogliono, donne che non devono chiedere mai» (come le tre eroine amano definirsi), il romanzo ritrae in maniera spensierata uno spaccato della provincia italiana dei nostri giorni, e dunque è rivelatore di vizi e virtù dell’animo umano comuni anche agli uomini.

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